Documento firmato il 14 agosto 1941 dal presidente degli
Stati Uniti F.D. Roosevelt e dal primo ministro britannico W. Churchill, nel
corso di un incontro segreto su una nave, al largo della costa di Terranova
(Baia di Argentia). Redatta mentre la guerra imperversava in Europa e gli Stati
Uniti stavano preparandosi ad intervenire a fianco della Gran Bretagna e
dell'Unione Sovietica, la
C.A. intendeva gettare le basi per "un
più vasto e permanente sistema di sicurezza collettiva". In quanto
espressione ideale di speranze future, la
C. stabiliva otto principi
fondamentali, ispirati alle quattro fondamentali libertà democratiche,
enunciate da Roosevelt (libertà di parola, di coscienza, dal bisogno,
dalla paura), sui quali avrebbe dovuto fondarsi la futura politica
internazionale. Questi principi comprendevano la rinuncia a qualsiasi
ingrandimento territoriale; il rispetto per il diritto dei popoli
all'autodeterminazione; la collaborazione economica; la libertà dei mari;
l'abbattimento delle barriere frapposte all'accesso delle materie prime,
riconoscendo "il diritto di tutti gli Stati, grandi o piccoli, vincitori o
vinti, ad avere accesso, su basi paritarie, al commercio e alle fonti delle
materie prime del mondo, necessarie alla loro prosperità economica";
rinuncia all'impiego della forza per risolvere le controversie internazionali,
in modo da garantire la pace e assicurare la più ampia libertà di
popoli dal bisogno e dalla paura. I punti basilari della
C.A. furono
sottoscritti il 1° gennaio 1942 dalle 26 nazioni (Nazioni Unite) schierate
nella guerra contro la Germania e i suoi alleati. Questi principi furono
riaffermati alla Conferenza di Yalta del febbraio 1945, costituendo la base
della
Carta delle Nazioni Unite (V.),
sottoscritta dai rappresentanti dei 50 Paesi partecipanti alla Conferenza di San
Francisco (aprile-giugno 1945) che, accettando di aderire alla nuova
organizzazione mondiale, si impegnarono reciprocamente a dirimere tutte le
future vertenze internazionali solo per mezzo di negoziati
pacifici.